Un seminario perché

A Milano, pur tra mille difficoltà, si sta provando a cambiare rapporto tra Amministrazione e cittadini: i movimenti, i partiti e le varie rappresentanze dei cittadini iniziano faticosamente a trovare un ruolo nuovo, diverso da quello affermatosi fino ad oggi come modello di “democrazia delegata”. Su una scala più ampia di quella comunale sembra invece che non ci sia un’intelaiatura che permetta ai movimenti, e soprattutto ai singoli individui, di trovare una espressione, una interlocuzione e un ascolto, nei partiti, capaci di influenzare la loro vita interna, le scelte di governo e delle politiche che definiscano il futuro di questo paese.

Abbiamo anche la percezione, specialmente a partire dalle ultime elezioni, che la democrazia stessa sia messa in pericolo nel momento in cui viene identificata nell’agire dei partiti e nella loro organizzazione, indebolendo e rendendo conflittuale il rapporto tra cittadini e istituzioni.
Per arricchirci di punti di vista competenti, sufficientemente vicini , ma allo stesso tempo non interni a partiti e movimenti, abbiamo deciso di organizzare un seminario che ci aiuti a decodificare la realtà con maggiore consapevolezza e ad indirizzare meglio il nostro impegno sia individuale sia come Comitati, con l’ambizione che possa essere solo il primo momento di un percorso che ha come obiettivo quello di far nascere e promuovere idee e pratiche di buona politica.
A questo seminario abbiamo voluto dare il titolo “Essere o non essere. funzioni, RELAZIONI e ambizioni di movimenti, partiti, individui” per evidenziare come, a nostro parere, sia i partiti sia i movimenti siano in un momento di incertezza esistenziale e che, solo dalla dialettica e dalla collaborazione tra loro, si possano trovare le nuove vie per la partecipazione democratica degli individui.

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